giovedì 19 aprile 2018


SPOSARSI O SEPARARSI?
Sposarsi significa condividere la vita con un’altra persona che in fondo rappresenta noi stessi. Non c’è compagno che possa assicurarci salute, serenità, autostima se non l’abbiamo in noi stessi. La maggioranza dei divorzi pertanto è inutile, l’essere umano è incompleto ed è spinto verso la ricerca della propria parte mancante. Lo stare insieme, l’essere coppia, è la risposta migliore a ciò che cerchiamo ma dobbiamo continuamente difenderci dalle interferenze esterne che minacciano la nostra unione ma ancor prima il significato del legame naturale con noi stessi.
E’ per questo che una coppia “funziona” quando smettiamo di cercare la felicità nell’altro mentre dimentichiamo che dipende dal nostro equilibrio, dalla nostra armonia interiore, dall’accettazione delle nostre imperfezioni. Funziona quando smettiamo di vedere nel partner la soluzione ai nostri problemi, quando capiamo che non siamo sbagliati se non siamo all’altezza delle aspettative altrui siano esse la famiglia o la società. Funziona quando finiamo di nascondere a noi stessi gli aspetti peggiori che appartengono a noi e che invece attribuiamo, più o meno inconsciamente al rapporto di coppia.
Dalle riviste di gossip notiamo che quando una persona famosa si separa cerca sempre un’altra persona fotocopia di quella lasciata, senza rendersi conto di cercare davvero se stesso; andiamo in cerca al di fuori ma non troviamo nulla che ci gratifichi. La felicità non è solo una questione di benessere materiale ma molto di più, di buone relazioni e fiducia reciproca.
Un’utile strategia è quella di smettere di paragonarci agli altri, comportamento divenuto quasi automatico grazie ai social-media. Esploriamo “quei meccanismi invisibili e spesso subdoli con i quali siamo proprio noi a renderci le cose difficili”. (A. Simone, La felicità sul comodino, 2018)
Il messaggio? Non ostacoliamo le emozioni. L’amore vero non corrisponde alle nostre idealizzazioni o a quelle indotte dalle fiabe o dalla società. Essere una coppia di coniugi significa amare l’altro pur mantenendo i propri spazi, per cui la separazione non modifica sempre la relazione tra i partner interrompendola definitivamente, ma svela che sentimenti negativi possono tenere uniti quanto l’amore. Certamente non si dice di accettare la violenza o il tradimento ma, prima di separarsi bisogna chiedersi quale ruolo è in crisi: affettivo? professionale? di immagine?
Quando si affrontano le proprie fragilità e si riesce a superare la dipendenza ritroviamo una forza vitale, emotiva e creativa che ci rende più disponibili. Allora il matrimonio diventa un dialogo come lo ha definito Nietzche, un dialogo nel quale passano i pensieri e le emozioni più intime nel rispetto delle proprie paure e diversità. Non è un cammino facile ma più gratificante, che ci permette anche di crescere di maturare, affrontando un lavoro spirituale che Peter Russel chiama yoga meditativo.

giovedì 10 dicembre 2015

La donna e l'uomo in Amore: Chi lo prova e lo dice per primo?



Esiste una convinzione diffusa secondo cui le donne sarebbero più romantiche e tenderebbero ad innamorarsi più velocemente rispetto agli uomini, ma secondo uno studio effettuato presso la Pennsylvania State University, le cose non starebbero proprio così.
infatti, le risposte degli studenti universitari hanno indicato che, anche se tutti, indifferentemente dal genere sessuale, siano convinti che le donne si innamorino e dicano "ti amo" per prime in una relazione, i maschi hanno riferito che si innamorano e lo esprimono subito rispetto a ciò che le femmine riportano. 
Le indagini hanno dimostrato anche delle differenze di genere nelle risposte che riguardavano aspetti dell’amore e del romanticismo. Questi risultati indicano che le donne non impazziscono d’amore rispetto a ciò che la società presuppone e questi risultati sono coerenti con l'idea che una visione dell’amore più pragmatica e prudente abbia un significato adattativo per le donne.

mercoledì 22 maggio 2013

Ma il tradimento potrebbe essere la cura nell'amore??

Chi tradisce lo fa per diversi motivi, per noia, per gioco, per rabbia. 
Ma ci sarà qualcuno che potrebbe ritenerlo una cura?? 
In alcuni casi mi capita di sentire dei clienti che si sono ritrovati ad amare, con maggiore amore e passione, i loro partner dopo una "scappatella". 
Probabilmente i sensi di colpa giocano un ruolo non secondario nella fase "ritorno di fiamma", ma resta il fatto che le qualità riscontrate nell'amante non sempre corrispondono alle aspettative che, inevitabilmente ci si crea quando si conoscono persone nuove che sembrano, al primo incontro, migliori dei compagni abituali con cui , spesso, si tengono in piedi rapporti statici e logorati dal tempo. 
La disillusione porta a ripercorrere i vecchi sentieri, facendo apprezzare, di nuovo, con un vigore inaspettato, i compagni che appaiono, ora, sotto una luce diversa, più splendente...

venerdì 17 maggio 2013

Ma che cos'è WEB LOVE THERAPY?

Questo blog non vuole essere un luogo in cui si fa terapia, non sarebbe appropriato poiché il concetto di terapia rimanda ad uno stato patologico diagnosticato e che va, quindi, trattato con apposite cure.
Ma qui si parla di amore, un sentimento che per alcuni può essere si, considerato come una malattia ma per altri può diventare una sorta di medicina e parlarne e scriverne insieme può costituire un modo per scomporlo pezzettino per pezzettino e analizzarne tutte le sfaccettature.
L'amore è universale e può riferirsi a cose o persone e qui mi porrò varie domande sui "come", sui "perché", sui "quando", ecc.
Ma quanto è bello provarlo???
Ma quanto ci piace???